L’ arte serve a qualcosa?
Ludovico Pratesi
L’ arte serve a qualcosa? Sei lezioni per capire l’arte del XXI secolo
Sempre più spesso sentiamo – o ci poniamo – la domanda: «A cosa serve l’arte?». E molti altri dubbi sorgono se ci riferiamo in particolare a quella contemporanea: si può capirla con gli stessi parametri dell’arte del passato? Qual è il ruolo concreto di questo tipo di arte? Se tutto può diventare arte, allora cos’è davvero l’arte? E chi è il “vero” artista? Ludovico Pratesi, che ha fatto della divulgazione uno dei punti di forza della sua attività di critico e curatore d’arte, cerca di sciogliere queste legittime perplessità attraverso sei brevi lezioni, concepite come un percorso per comprendere l’utilità dell’arte contemporanea, e offre una chiave creativa per interpretare la complessità del mondo attuale.
LUDOVICO PRATESI
(Roma, 1961)
Già direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro fino al 2017, professore di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Urbino e critico per «la Repubblica», ha curato numerose mostre di molti artisti contemporanei di fama mondiale. Con Castelvecchi ha già pubblicato New Italian Art (2012), Arte come identità (2015), Perché l’Italia non ama più l’arte contemporanea (2017) e L’arte di collezionare arte contemporanea in un mondo globale (nuova edizione ampliata 2019).
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