La mattina leggevo l’oroscopo
Beatrice Talamo
La mattina leggevo l’oroscopo
Oroscopi, lucciole, pomodori col riso, donne aggrappate a stelle immaginarie. Una donna racconta in un diario denso di emozioni e carico di riflessioni la realtà della propria vita passata e presente, finché esplode la pandemia. Un diario dal tono tanto lirico quanto autobiografico. Dettate dalla «memoria del cuore», le immagini danno vita a pensieri che ampliano il respiro della scrittura, compagna fedele in un periodo doloroso che sembra infinito. Così, in uno sfogo costellato da simboli, ripercorrendo i momenti più felici e quelli più bui, l’autrice fa i conti con quello che ha, nel bene e nel male. Finché lei riemerge, contraddittoria e coraggiosa, sfidando con l’arma della scrittura la possibile perdita della propria identità.
BEATRICE TALAMO
Beatrice Talamo ha insegnato letteratura tedesca all’Università della Tuscia di Viterbo, pubblicando numerosi saggi articoli, l’ultimo dei quali è Mani anarchiche, mani nostalgiche, manicuore (quodlibet 2021). Nel 2010 è uscito il suo primo romanzo, Io, Velocia, presentato da Dacia Maraini. Successivamente alcune poesie su «Poesia», diretta da Elio Pecora. Ha esposto opere su legno, carta, sapone, pietra e stoffa in mostre personali e collettive.
Il Giornale 13/08/23
Collana | |
---|---|
Autori | |
Pagine | |
Data Pubblicazione | |
Prezzo |