La natura umana
Noam Chomsky – Michel Foucault
La natura umana
Giustizia contro potere
Nel 1971 due dei più influenti e noti intellettuali del XX secolo vengono invitati dal filosofo olandese Fons Elders a discutere di una vecchia questione: esiste, nella natura umana, un senso innato di giustizia indipendente dalle nostre esperienze e dalle influenze esterne? Il risultato è stato un dibattito tra i più originali e provocatori, un viaggio attraverso l’ambiguo rapporto tra morale e potere che serve anche da introduzione alle singole teorie dei due filosofi. Quello che in partenza era un discorso radicato nella linguistica (Chomsky) e nella teoria della conoscenza (Foucault) si evolve ben presto in una discussione sui più vasti argomenti, dalla scienza alla storia, dalla psicologia comportamentale alla libertà e alla lotta per la giustizia. Quella giustizia che, per Chomsky, aveva un fondamento reale, assoluto, profondamente radicato nella nostra natura e che, per Foucault, era solo uno strumento del potere.
Noam Chomsky
(Philadelphia, 1928) Linguista e filosofo statunitense, è il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più significativo contributo alla linguistica teorica del XX secolo. Professore emerito di Linguistica al MIT, è da sempre un instancabile attivista politico, impegnato in numerose campagne pacifiste e lotte in favore dell’ambiente.
Michel Foucault
(Poitiers, 1926 – Parigi, 1984) Filosofo francese, ha studiato filosofia e psicologia all’École normale supérieure di Parigi. Ha insegnato nelle università di Clermont-Ferrand e Vincennes e, dal 1970, al Collège de France. I suoi primi interessi per l’epistemologia lo spinsero a studiare la malattia e la follia nel loro costituirsi come oggetti scientifici. In seguito si è occupato di linguaggio, sessualità, storia culturale delle prigioni.
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