La qualità umana
Aurelio Peccei
La qualità umana
Prefazione di Roberto Peccei
Introduzione di Gianfranco Bologna
Manager per aziende come Fiat e Olivetti, partigiano di Giustizia e Libertà, studioso attento delle dinamiche economiche e sociali, Aurelio Peccei non ha mai disgiunto l’azione concreta dall’analisi del presente e dalla progettazione del futuro. La qualità umana, pubblicato per la prima volta nel 1976, è la sua singolarissima autobiografia intellettuale, un’“avventura dello spirito” in cui l’esperienza personale diventa il filo sul quale tessere una riflessione sullo stato dell’umanità e sulla necessità di un mutamento profondo. Un testo profetico e innovativo, le cui parole risuonano ancora dopo più di quarant’anni, che pone le basi del dibattito sulla crescita, sullo sfruttamento dell’ambiente e sul cambio di rotta che l’umanità è chiamata a intraprendere.
AURELIO PECCEI
(Torino, 1908 – Roma, 1984) Laureato in Economia, entra alla Fiat nel 1935. Partecipa alla Resistenza nelle file di Giustizia e Libertà; nel 1944 viene catturato e torturato. Nel dopoguerra partecipa alla fondazione dell’Alitalia e contribuisce al consolidamento delle attività della Fiat in America Latina. Nel 1957 fonda la Italconsult, una joint venture tra i più famosi marchi italiani nel campo automobilistico, con l’obiettivo di fornire consulenza economica e ingegneristica ai Paesi in via di sviluppo, e nel 1964 diventa amministratore delegato della Olivetti. Dal 1968 si dedica al Club di Roma, associazione internazionale e multidisciplinare da lui fondata che si propone di esaminare le crisi globali in maniera organica. Tra le sue opere ricordiamo Cento pagine per l’avvenire (1982) e Campanello d’allarme per il XXI secolo (con Daisaku Ikeda, 1985).
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