La rara felicità
Andrea Pellegrini
La rara felicità
Fiume Isonzo, 1916. Durante la guerra, l’amicizia tra un cappellano di reggimento e un fante matura di giorno in giorno, unico baluardo dentro la tragedia. Ma il prete è tormentato dai dubbi: la sua fede vacilla sotto i bombardamenti, frastornata da una prostituta che il fante frequenta. Quel giovane soldato, all’apparenza blasfemo, assume i tratti sfuggenti di una creatura terrestre e angelica insieme. È un poeta che compone versi enigmatici su carte di fortuna, strane liriche che protegge nel tascapane e recita ai camerati nelle trincee. Tra azioni di guerra e il tempo sospeso delle licenze nasce un capolavoro: Il porto sepolto. Quel fante si chiama Giuseppe Ungaretti.
ANDREA PELLEGRINI
È autore dei romanzi Lettera dalla Norvegia (Fara, 2006; Premio Pontiggia) e Come una madre (Joker, 2008). Cura la collana “Occhio di bue” per Edizioni Helicon, con cui ha pubblicato il saggio La seduzione del classico negli anni del moderno (2014; Premio Firenze). Per Castelvecchi è uscito Piccole indecenze. Un amore pericoloso di Ugo Foscolo (2022).
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