La rivoluzione in Ucraina. Memorie

Nestor Makhno racconta la sua vita straordinaria di ribelle dall’infanzia nella campagna ucraina fino alla lotta armata nella guerra civile in Russia per la difesa dei diritti del proletariato, sia contro la controrivoluzione nazionalista, sia contro la dittatura bolscevica. Attraverso i ricordi di un «contadino semianalfabeta» – come Makhno si definiva –, questa autobiografia ci rivela le origini delle dinamiche politiche e sociali che ancora infiammano la Russia e l’Ucraina odierne. Con uno stile ironico l’autore racconta gli incontri con Lenin, le azioni militari nella guerra civile, nonché la dura e ingrata vita di un rivoluzionario intransigente, tracciando un inatteso affresco dell’inizio del XX secolo. Nestor Makhno concluderà i suoi giorni in esilio in Francia, morendo a soli quarantasei anni dopo una vita avventurosa e violenta vissuta all’insegna dei propri princìpi. Il suo mito e la sua leggenda proiettano la loro luce sul XXI secolo nella lotta contro tutti i totalitarismi, di destra e di sinistra.

NESTOR MAKHNO (Guljaj Pole, 1888 – Parigi, 1934)
Aderisce in gioventù all’anarco-comunismo, ideale al quale resterà legato fino alla morte. Condannato all’ergastolo nel 1908 dalla giustizia zarista, torna a partecipare da leader alla rivoluzione in Ucraina dal 1917. Dopo aver dato avvio alla rivolta ucraina contro i latifondisti e le truppe della controrivoluzione, rompe anche con i bolscevichi al potere e organizza l’insurrezione anarchica. Fuggito in Romania, muore da esule a Parigi nel 1934.

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