La stella degli uomini futuri
Franz Werfel
La stella degli uomini futuri
Questo libro immagina la Terra tra più di centomila anni. Gli uomini hanno raggiunto livelli di sviluppo impensabili, hanno sconfitto le malattie, raddoppiato l’aspettativa di vita, arginato la povertà. In un paesaggio terrestre completamente trasformato dalla tecnologia, dove si vive in case sotterranee e la mente è l’unico strumento utilizzato, la lotta è tra due diversi modi di intendere l’etica, il Divino e il concetto stesso di “Umanità”. In un affresco utopista e surreale, il lettore è guidato in un viaggio modellato sulla Commedia dantesca, pieno di avventure e personaggi sorprendenti, in un futuro in cui la specie umana continua a oscillare tra antiche virtù e nuovi vizi, ancora lontana dalla perfezione divina. Completato da Werfel sul letto di morte, il libro è uscito postumo e rappresenta il testamento letterario del grande scrittore praghese.
Franz Werfel
(Praga, 1890 – Los Angeles, 1945) Scrittore e drammaturgo di origine ebraica, è stato amico e collega di Franz Kafka, Max Brod e Martin Buber, e marito di Alma Schindler, vedova di Mahler. Raggiunge la notorietà nel 1933 con il romanzo I quaranta giorni del Mussa Dagh, sul genocidio armeno. Dopo l’Anschluss dell’Austria fugge prima in Francia e poi negli Stati Uniti, dove rimane fino alla morte. Tra le sue opere ricordiamo Un mondo al crepuscolo e Il canto di Bernadette. Per Castelvecchi è uscito Verdi. L’uomo nelle sue lettere (con Paul Stefan).
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