L’Apartheid globale

Bruno Amoroso

L’Apartheid globale

Globalizzazione, marginalizzazione economica, destabilizzazione politica

Capire il fenomeno della globalizzazione, cioè il modo di essere del capitalismo oggi, serve a produrre, da un lato, una rilettura del passato, e dall’altro una maggiore consapevolezza dei limiti e delle possibilità del presente. «Ma dobbiamo farlo», scrive Amoroso, «consapevoli del fatto che oltre al potere economico, forte come non mai, la globalizzazione possiede il potere ideologico che è capace, da almeno un decennio, di impedirci di pensare». In questo saggio l’economista italiano si chiede se esistano alternative a un sistema che produce omologazione nei comportamenti e nei consumi e marginalizzazione per i tre quarti dell’umanità, sottoponendo un’interrogazione sulle risposte politiche e istituzionali possibili, tra cui, posta in primo piano, la creazione di nuove reti di solidarietà a livello mondiale.

Bruno Amoroso

(Roma, 1936 – Copenaghen, 2017) È stato docente di Economia internazionale e dello sviluppo presso l’università di Roskilde in Danimarca, ha coordinato programmi di ricerca e cooperazione con i Paesi dell’Asia e del Mediterraneo e ha presieduto il Centro Studi intitolato a Federico Caffè, di cui è stato allievo e stretto collaboratore. Tra i suoi libri: Della Globalizzazione (1996), Derive e destino dell’Europa (1999), Europa e Mediterraneo. Le sfide del futuro (2000), Per il bene comune (2009). Dell’Autore, Castelvecchi ha pubblicato tra gli altri Federico Caffè. Le riflessioni della stanza rossa (2012), con J. Jespersen L’Europa oltre l’euro (2012) e Un’Europa possibile (2014), e Memorie di un intruso (2016).