L’arte dell’incompiuto
Thomas Harrison
L’arte dell’incompiuto
Quanto più ci accingiamo a completare la vita, a otturarne i vuoti o colmarne le lacune, tanto più essa ci incalza con la sua costitutiva incompiutezza. Mentre la contemporaneità sembra affannarsi a realizzare una unità globalizzata, qualcosa – pur sempre – manca. Scopriamo così che persino le attività che ci paiono più prossime alla pienezza – conoscere, amare, agire eticamente – si fondano in realtà su tale mancanza, che ci attrae verso un oltre. L?arte è sempre stata la massima espressione di questa fondante incompiutezza. Thomas Harrison, in un affascinante percorso fra scultori, poeti e letterati – come Michelangelo, Ungaretti, Anna Maria Ortese, Auguste Rodin – ci mostra lo sforzo dell’arte di porre in luce quel che non appare, dare figura all?incompiuto, provare persino a comprendere le origini inattingibili dei propri tentativi. Una riflessione che potrebbe permetterci di pensare un?etica diversa, un modo nuovo di abitare il mondo.
Thomas Harrison
Professore ordinario alla University of California di Los Angeles, dove dirige il dipartimento di Italianistica, insegna e scrive di argomenti di cultura e filosofia moderna, musica, comparatistica e storia intellettuale. Oltre a numerosi articoli, ha pubblicato The Favorite Malice: Ontology and Reference in Contemporary Italian Poetry (1984), Nietzsche in Italy (1988) ed Essayism: Conrad, Musil and Pirandello (1991). Castelvecchi ha già pubblicato 1910. L?emancipazione della dissonanza (2017).
Prezzo | |
---|---|
Anno | |
Pagine | |
EAN |