Lettera a un neonazista
Raffaele Mantegazza
Lettera a un neonazista
Prefazione di Giannino Piana
«Caro ragazzo neonazista, tu ci chiederai adesso: “Va bene, ma voi cosa fate con e per me?”. E qui devo darti in parte ragione. Perché se i neofascisti e neonazisti hanno conquistato la tua anima qualche responsabilità l’abbiamo anche noi; se queste formazioni riempiono un vuoto di senso e di significato è perché quel vuoto non siamo stati capaci di riempirlo e forse, senza volerlo, abbiamo contribuito a crearlo. E francamente quando un ragazzino di quindici anni si fa tatuare sul petto una svastica io non riesco a dire che è colpa degli altri, perché questo modo di de-responsabilizzarsi è proprio il tipico modo di pensare che apre al nazismo»
RAFFAELE MANTEGAZZA
Insegna Scienze pedagogiche presso il dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca. Organizza corsi e incontri di formazione per insegnanti, studenti, genitori, personale sanitario, educatori. Tra i suoi ultimi libri pubblicati con Castelvecchi ricordiamo Narrare l’inizio. Gravidanza, parto, nascita tra natura e culture (2017), Finire un po’ prima. Riflessioni pedagogiche sul suicidio (2017) e Narrare la fine (2018).
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