Linguaggio e relatività
Edward Sapir; Benjamin Lee Whorf
Linguaggio e relatività
La diversità delle lingue è soltanto una diversità di suoni oppure, più profondamente, una diversità di visioni del mondo? Qual è il ruolo che la lingua svolge nell’articolazione dell’esperienza dei parlanti, nella percezione e nell’ideazione, sino nelle relazioni sociali? Qual è – più in generale – il rapporto fra linguaggio, pensiero e realtà? A domande così determinanti rispondono le pagine di questo libro, un’antologia dei saggi più significativi del linguista e antropologo statunitense Edward Sapir e del suo allievo Benjamin Lee Whorf. A partire da questi scritti, alcuni dei quali per la prima volta pubblicati in italiano, prende corpo la celebre ipotesi della relatività linguistica: la struttura di una lingua influenza il modo in cui il parlante comprende la realtà, per cui al variare della lingua muta il modo di percepire e di concepire il mondo. Questa ipotesi così rivoluzionaria non ha mai smesso di animare il dibattito in ogni ambito delle scienze umane, dalla linguistica all’antropologia, dalla filosofia alla psicologia e alla sociologia, ispirando persino la letteratura e dischiudendo questioni di rilevanza etica e politica.
Edward Sapir; Benjamin Lee Whorf
EDWARD SAPIR (1884-1939) Uno dei più grandi linguisti del Ventesimo secolo, è stato anche etnologo e antropologo. Figura eclettica e di ampio respiro intellettuale, Sapir è ricordato come il fine linguista che ha introdotto il concetto di fonema nel nuovo continente e un nuovo approccio strutturale nello studio linguistico. È noto in particolare per aver teorizzato l’Ipotesi Sapir-Whorf, secondo cui la struttura formale di una lingua orienta inconsapevolmente il modo in cui il parlante esperisce la realtà. BENJAMIN LEE WHORF (1897-1941) Dopo la laurea in Ingegneria chimica al Massachusetts Institute of Technology, lavora per tutta la vita come tecnico per la prevenzione contro gli incendi per un’azienda assicurativa. Ciò non gli impedirà di diventare da outsider una delle figure di spicco della linguistica americana. Allievo di Sapir, Whorf ha contribuito in modo significativo alla conoscenza delle lingue amerindie (in particolare quella degli Hopi). Molto nota la sua tesi sul ruolo che il linguaggio gioca nella costituzione della cultura e la sua riflessione sul relativismo linguistico.
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