Mente e habitus
Mente e habitus. Fondamenti filosofici e approdi cognitivi della teoria della pratica di Bourdieu
Miriam Aiello
Sebbene abbia a lungo accompagnato la riflessione filosofica sul comportamento umano, è nel pensiero di Pierre Bourdieu che il concetto di habitus ha ritrovato centralità e nuovi significati teorici. Esso designa una struttura pratico-cognitiva acquisita – attraverso le esperienze sociali, l’appartenenza di classe e le origini familiari – che agisce come principio generatore delle azioni. In questo studio il concetto di habitus viene esplorato da un’angolazione inedita: quella della concezione del mentale che vi è implicita. Questa ricostruzione filosoficamente orientata della teoria della pratica contribuisce sia a una più accurata comprensione dell’impianto teorico-sociale di Bourdieu, sia alla filosofia contemporanea interessata ai temi dell’azione, della conoscenza e della soggettività.
MIRIAM AIELLO
Dottoressa di ricerca in Filosofia, collabora con le cattedre di Filosofia teoretica e di Storia della filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre. Le sue ricerche orbitano attorno ad alcuni nuclei principali: la dimensione filosofica e psicologica della teoria sociale e del concetto di habitus; i temi e problemi del rapporto tra scienze sociali e scienze cognitive; le strutture temporali della conoscenza; la filosofia della mente e la psicologia morale nel pensiero moderno.
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