Nicolas Pages
Guillaume Dustan
Nicolas Pages
Guillaume incontra Nicolas durante un firmacopie in Belgio. Uno sguardo, due parole, e il loro legame diventa detonatore. Guillaume si getta a capofitto in questo amore che scortica, passando al setaccio le proprie dipendenze e la propria fame di emozioni. Parigi pulsa tutt’intorno, frocia, frenetica, un labirinto di club, di corpi che si intrecciano, di desideri che si inceneriscono troppo in fretta. Nicolas è eccesso, è fuga e vertigine, si muove tra le luci stroboscopiche della notte e i silenzi lunghi della solitudine. Guillaume, implacabile, smonta la vita pezzo per pezzo: l’amore diventa ossessione, l’arte e il sesso si confondono. Ogni pagina è una confessione senza pudore, una dissezione dei sentimenti, e il corpo non è più un tempio ma un campo di battaglia. La libertà è lì, a un passo, ma impone una lotta continua perché si possa afferrarla. Nicolas Pages urla contro ogni convenzione, sputa in faccia a chi cerca facili consolazioni. La voce di Dustan graffia, senza freni, senza scuse, cattura la frenesia e il crollo di un’intera generazione. E ci consegna così un romanzo che è confessione e denuncia, una cronaca dell’HIV ma anche un diario d’amore intessuto di articoli di giornale, riflessioni letterarie e politiche. Un manifesto feroce che ha consacrato Dustan tra le voci più incendiarie della letteratura francese.
GUILLAUME DUSTAN
Pseudonimo di William Baranès (1965-2005), è stato scrittore, giornalista, editore francese. Dopo la laurea all’École Nationale d’Administration, intraprende la carriera da magistrato ma quando scopre di essere sieropositivo abbandona tutto, cambia nome, si rade la testa, pubblica tre romanzi con P.O.L e crea “Le Rayon” per Balland, prima collana francese a tema omosessuale. Riscoperto di recente, è stato tradotto in diversi Paesi e l’università Sorbona gli ha dedicato la “Settimana Dustaniana”, evento che ne ha celebrato l’impatto sulla cultura e la letteratura. Castelvecchi ha pubblicato il primo volume della sua trilogia, Nella mia stanza (2023), cui seguiranno Stasera esco e Più forte di me. Con Nicolas Pages, il romanzo che lo ha consacrato, ha vinto il prestigioso “Prix de Flore” (1999).
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