Ombra dell’uomo
Jane Goodall
Ombra dell’uomo
Nel 1960, a ventisei anni, Jane Goodall raggiunge le rive del lago Tanganica per studiare il comportamento degli scimpanzé. Ci vorrà più di un anno – vissuto lottando contro la malaria, i pericoli della foresta e la diffidenza dei primati – perché gli scimpanzé si abituino alla presenza dell’intrusa, fino ad accettarla come una di loro. La giovane etologa inizia così ad annotare le abitudini e gli umori del placido David Greybeard, dell’aggressivo McGregor, della matriarca Flo e di tanti altri sorprendenti personaggi del branco, con i quali instaura una vera e propria amicizia. Accolto come uno dei testi fondamentali sul comportamento degli animali, L’ombra dell’uomo è la cronaca di questa avventura senza precedenti, illuminante esempio di come la comprensione e il rispetto per gli animali siano l’unica strada per conoscerli davvero. Ma la ricerca di Jane Goodall ha anche un diverso e non meno importante risvolto: la vita familiare, le gerarchie sociali, il comportamento sessuale, la cura dei piccoli… ogni aspetto della vita quotidiana dei nostri “parenti prossimi” si offre come straordinario termine di confronto con la condizione umana.
Jane Goodall
(1934) È una delle più importanti figure scientifiche nel campo dell’etologia e delle attività in difesa della natura. La sua ricerca sugli scimpanzé è considerata una pietra miliare nello studio del comportamento ani-male, nonché la più lunga ed esaustiva mai condotta su una specie in natura. È stata insignita di nume-rose onorificenze tra cui il Premio Hubbard della National Geographic Society, la Medaglia Benjamin Franklin, il Premio Gandhi-King per la Non Violenza e la Legion d’Onore, ed è Messaggero di Pace delle Nazioni Unite.
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