Pensare il nemico, affrontare l’eccezione. Riflessioni critiche sull’attualità di Carl Schmitt
Jean-Claude Monod
Pensare il nemico, affrontare l’eccezione. Riflessioni critiche sull’attualità di Carl Schmitt
A cura di Francesco Mancuso ed Ernesto C. Sferrazza Papa
“Stato d’eccezione”, “democrazia autoritaria”, “nemico e guerra assoluti”, “terrorismo” non sono solo alcuni dei concetti che caratterizzano la riflessione del filosofo giuridico-politico più sulfureo del Novecento, Carl Schmitt, ma sono diventati anche elementi, spesso volgarizzati, del dibattito quotidiano. La stessa teoria schmittiana consente, ambiguamente, un suo utilizzo come strumento critico o come fattore di legittimazione di politiche regressive. Accentrandosi su questo piano inclinato e assai scivoloso, e incrociando la teoria con l’attualità (il terrorismo, la pandemia, la guerra ritornante in Europa, i populismi, la crisi ecologica), l’analisi di Monod offre codici per la decrittazione del presente e, nel caso del pensatore tedesco, restituisce con equilibrio l’interazione tra pensiero filosofico e politiche concrete, sfuggendo sia alla fascinazione acritica, sia al bando intellettuale.
JEAN-CLAUDE MONOD Insegna al dipartimento di Filosofia dell’École Normale Supérieure (ENS) di Parigi ed è direttore di ricerca al CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique). Con Michaël Foessel è co-direttore della collana “L’Ordre philosophique” delle edizioni Seuil. È autore di: La querelle de la sécularisation. De Hegel à Blumenberg (Vrin, 2002); Sécularisation et laïcité (PUF, 2007); Qu’est-ce qu’un chef en démocratie? Politiques du charisme (Seuil, 2017); L’Art de ne pas être trop gouverné (Seuil, 2019).
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