Pensare la contingenza
Lo sviluppo vertiginoso del digitale ha segnato la fine della filosofia? Nel nostro mondo in transizione, la riflessione filosofica non sembra poter resistere alla prova scientifica e alle applicazioni della tecnica. Per evitare che finisca ufficialmente tra i cimeli della Storia, il filosofo Yuk Hui, nei saggi qui raccolti, invita a ripensare la dinamica che ha permesso alla scienza di sostituirsi alla metafisica. Quella dinamica è la cibernetica, che ci costringe ad accogliere le sfide del post-umano, superare e trovare alla filosofia un nuovo compito. Solo un pensiero inaugurato dalla cibernetica, infatti, può fare chiarezza sulla contingenza come valore, e proporre un atteggiamento verso la cultura digitale che vada oltre le critiche a priori o i trionfalismi ideologici.
YUK HUI
Allievo di Bernard Stiegler, insegna alla City University di Hong Kong. Dal 2014 è coordinatore del Research Network for Philosophy and Technology e fa parte della giuria del Berggruen Prize for Philosophy and Culture. Tra le sue pubblicazioni: On the Existence of Digital Objects (2016), The Question Concerning Technology in China. An Essay in Cosmotechnics (2016; Cosmotecnica. La questione della tecnologia in Cina, 2021), Recursivity and Contingency (2019) e Art and Cosmotechnics (2021).
LA COMPLESSITÀ CHE L’ALGORITMO PRODUCE SORPASSA LA SEMPLICITÀ E LA CHIAREZZA DELLO STESSO PENSIERO ALGORITMICO: VA MOLTO AL DI LÀ DELLE INTENZIONI
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