Populorum progressio
Paolo VI
Populorum progressio
La Populorum progressio (emanata da Paolo VI nel marzo del 1967) è la determinante enciclica che ha posto con lucida preveggenza la questione dello sviluppo mondiale dei popoli. Pubblicata poco dopo la conclusione del grande Concilio Vaticano II , ne costituì un vero completamento, specie nell’obiettivo di ridefinire il rapporto della Chiesa cattolica con la realtà concreta del mondo in continua transizione. Per la prima volta si riconobbe la soggettualità emergente di interi popoli, il loro diritto al progresso e allo sviluppo come insieme. Intendendo così non solo il diritto all’emancipazione di ciascuna persona, ma anche il suo essere parte di un popolo, e quindi il diritto al benessere di quell’intero popolo. Rileggere l’Enciclica e comprenderne i molteplici e vitali significati può aiutare a individuare criteri culturali e sociali per i grandi temi contemporanei, ma anche politiche e modalità concrete per migliorare la coesistenza pacifica e il benessere di milioni di persone.
Paolo VI
Giovanni Battista Montini (Concesio, 1897 – Castel Gandolfo, 1978) con il nome di Paolo VI è stato il 262° vescovo di Roma, Papa della Chiesa cattolica, a partire dal 21 giugno 1963 fino alla morte nel 1978. Nel 2014 è stato beatificato da papa Francesco
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