Prova del teismo
John Henry Newman
Prova del teismo
Ritornato in Inghilterra da Dublino, dove aveva presieduto l’Università Cattolica di nuova fondazione, nel 1859 Newman riprende l’antico proposito di scrivere di Fede e Ragione, avviando un percorso che porterà al capolavoro della Grammatica dell’assenso. In Prova del teismo egli replica a chi pensa che l’unica via per mantenere la fede sia oscurare la ragione, e lo fa con un argomento a sostegno dell’esistenza di Dio: non una formulazione meramente intellettuale, ma intimamente connessa alla pratica, una prova che passa attraverso il riconoscimento della consapevolezza della nostra esistenza e di una coscienza morale a essa associata. La sottile analisi fenomenologica che la sostiene rende manifesta la realtà trascendente di una Persona (Dio) dentro la persona che noi stessi siamo.
John Henry Newman
(Londra, 1801 – Edgbaston, Birmingham, 1890) Scrittore molto prolifico in teologia, filosofia, storia, ma anche predicatore affascinante, romanziere raffinato, polemista arguto, fu figura prestigiosa dell’Università di Oxford e della Chiesa Anglicana, prima di essere ricevuto nella Chiesa Cattolica (1845), all’interno della quale sarà sacerdote (1847) e cardinale (1879), oltre che il padre invisibile del Concilio Vaticano II. Fra le sue opere: Gli Ariani del quarto secolo (1833), Lo sviluppo della dottrina cristiana (1845), Apologia pro vita sua (1864), La grammatica dell’assenso (1870) e la Lettera al Duca di Norfolk (1875), che fa di Newman il “Dottore della coscienza”.
RASSEGNA STAMPA
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