Sofferenza, terapia, incontro
Gabriel Marcel
Sofferenza, terapia, incontro. Etica e crisi della medicina
A cura e con un saggio di Franco Riva
La deriva funzionalistica, spersonalizzante e burocratica della medicina va di pari passo con una crisi di vocazione. Di qui un cahier de doléances che nasce osservando luoghi e modi della pratica medica: sanità standardizzata e ospedali, operatori sanitari e orari di lavoro, specialismo e anonimato. Gabriel Marcel lancia un appello al recupero dell’anima umanistica della medicina: del rapporto diretto medico/paziente; dell’ammalato che è persona più che un caso fra tanti; della terapia che è pure un incontro. Il vissuto e il racconto del malato riguardo la sua sofferenza non sono irrilevanti per la serietà scientifica della medicina.
GABRIEL MARCEL
(Parigi, 1889-1973) Filosofo, scrittore, drammaturgo e critico francese, è una delle voci di riferimento delle filosofie dell’esistenza. I concetti di “corpo e situazione”, “essere e avere”, “speranza e disperazione” fanno parte del nucleo essenziale del suo pensiero. Giornale metafisico del 1927 è una tappa indiscussa dell’esistenzialismo, seguito da Essere e avere (1935). Con Heidegger, Sartre, Jaspers, Ricoeur intrattiene confronti diretti e personali. La sua riflessione influenza l’ermeneutica, la filosofia del dialogo, l’altro pensiero e la medicina narrativa. Castelvecchi ha pubblicato Il mito della relazione (2016) che scandaglia e documenta, in modo inedito, i rapporti tra Buber, Marcel e Lévinas.
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