Solo l’amore salva dall’ira
Svetlana Aleksievic
Solo l’amore salva dall’ira
Intervista a cura di Staffan Julén
Svetlana Aleksievic, nota al mondo per i suoi libri sulla Seconda Guerra Mondiale, su Cernobyl?, sulla guerra in Afghanistan, si apre in questa intervista a una dimensione più intima e ci parla dell’amore fra uomo e donna, della ricerca della felicità, del legame che unisce ogni essere vivente, del suo interesse per la gente comune. Con una passione sconfinata per il dettaglio, per i piccoli angoli della Storia, Svetlana crea un mosaico di bellezza. Le grandi utopie hanno cancellato interrogazioni più intime e profonde, come ad esempio la domanda sull’amore. Che succede quando l’amore entra nella vita di una persona? È la vita che viene prima di ogni altro pensiero. Perché allora, della vita, si parla così poco?
Svetlana Aleksievic
(Ivano-Frankivs’k, 1948)
Giornalista d’inchiesta e scrittrice bielorussa, perseguitata dal regime di Lukašenko, è stata costretta a lasciare la Bielorussia perché accusata di essere un’agente della CIA. È stata la prima donna di lingua russa a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura (2015), per la sua «opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio del nostro tempo». Fra i suoi libri, tradotti in tutto il mondo, La guerra non ha un volto di donna (1985), Preghiera per ?ernobyl’ (1997), Tempo di seconda mano (2014).
Giornalista d’inchiesta e scrittrice bielorussa, perseguitata dal regime di Lukašenko, è stata costretta a lasciare la Bielorussia perché accusata di essere un’agente della CIA. È stata la prima donna di lingua russa a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura (2015), per la sua «opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio del nostro tempo». Fra i suoi libri, tradotti in tutto il mondo, La guerra non ha un volto di donna (1985), Preghiera per ?ernobyl’ (1997), Tempo di seconda mano (2014).
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