Storie del bosco viennese
Ödön von Horváth
Storie del bosco viennese
La giovane Marianne, figlia di un venditore di giocattoli, manda all’aria il fidanzamento con Oskar il macellaio perché innamorata di un damerino di nome Alfred. Squattrinato, perdigiorno, Alfred vive alle spalle di una tabaccaia attempata, perde grosse somme alle corse dei cavalli, e non ha intenzioni granché serie nei confronti di Marianne… Un dramma popolare giocato su ambigue relazioni familiari, amorose e commerciali. Al ritorno nella Vienna asburgica della sua infanzia, von Horváth trova una città sconfitta e impoverita; un «bosco» – come da valzer di Strauss – di espedienti, bassezza e crudeltà, che valse al suo autore il premio più prestigioso della Repubblica di Weimar, il Kleist, oltre all’ingresso nei classici del teatro moderno; qui presentato con la preziosa curatela di Nino Muzzi.
Ödön von Horváth
(Fiume, 1901 – Parigi, 1938)
Scrittore e drammaturgo austriaco, è autore di quattro romanzi e numerosi testi teatrali.
Trasferitosi a Berlino, vince il Premio Kleist nel 1931 con la pièce Storie del bosco viennese;
nel 1937 pubblica il suo capolavoro Gioventù senza Dio. Dal 1933 è perseguitato per la
sua opera, e tre anni dopo viene dichiarato cittadino indesiderato: deve lasciare la Germania per Vienna, e Vienna – dopo l’Anschluss – per la Svizzera, Budapest, Parigi. Muore a
trentasei anni sugli Champs-Élysées, nel mezzo di un violento temporale.
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