Teoria dei sentimenti
Ágnes Heller
Teoria dei sentimenti
Considerato già un classico della filosofia del Novecento, Teoria dei sentimenti esamina la complessa questione dei sentimenti umani da prospettive diverse: fenomenologica, analitica e storica. Indagando pulsioni e affetti, la filosofa ungherese va in cerca della natura del “sentimento” in sé, al di là della sua mutevolezza, attraverso un intenso scandaglio delle differenti categorie emotive. Riflettendo sulle varie modalità del coinvolgimento umano, Heller mette in luce i tratti peculiari dell’economia emozionale delle relazioni moderne e offre, alla luce della teoria dei sentimenti qui proposta, un nuovo sguardo sulla natura dell’espressione, delle divisioni sociali, della sofferenza e della responsabilità che risulta ancora oggi estremamente attuale.
Ágnes Heller
(Budapest, 12 maggio 1929) Filosofa ungherese, si salva dalla persecuzione degli ebrei e nel secondo dopoguerra diventa allieva e poi assistente di György Lukács. Esponente di rilievo della Scuola di Budapest, nel 1968 è costretta a lasciare l’Istituto di Sociologia dell’Accademia delle Scienze in seguito alle critiche mosse pubblicamente all’invasione sovietica della Cecoslovacchia. Nel 1978 accetta un incarico presso l’università di Melbourne (Australia) per assumere poi la cattedra di Hannah Arendt a New York. Nota in Occidente come la teorica dei «bisogni radicali e della rivoluzione della vita quotidiana», è oggi considerata una delle più significative filosofe viventi. Dell’Autrice Castelvecchi ha già pubblicato Breve storia della mia filosofia (2016), La memoria autobiografica e Solo se sono libera (2017).
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