Trieste è un’isola. Le prime e involontarie immagini di Vincenzo Tagliente
Francesco De Filippo
Trieste è un’isola. Le prime e involontarie indagini di Vincenzo Tagliente
Fuggito da Napoli in seguito a un incidente che vorrebbe dimenticare, l’ex agente dei servizi segreti sotto copertura Vincenzo Tagliente approda a Trieste, dove la vita scorre lenta e pacifica. Pur con una punta di amara nostalgia, trascorre il suo tempo senza preoccupazioni apponendo timbri all’ufficio comunale. Finché un evento inaspettato incrina il nuovo, fragile equilibrio: mentre è in visita al campo profughi di Padriciano, si imbatte nell’enigmatica Anna Kostoric, settantenne slovena trasferitasi negli Stati Uniti. Da quel momento Tagliente non smette di ripensare all’incontro. Poi all’improvviso comincia a ricevere da Anna messaggi drammatici e richieste di aiuto. Con l’intraprendenza e l’avventatezza dell’agente segreto, decide allora di investigare su di lei e su Padriciano: sotto la superficie calma di Trieste si delinea allora un passato torbido e inquietante, che riporta Tagliente indietro nel tempo, a uno dei fatti più importanti della storia del nostro Paese. Un poliziesco intenso e complesso attraversato dalla voce ironica del suo protagonista, che cancella la linea sempre illusoria che divide il presente dal passato, unendo i tasselli scomposti di esistenze dolorose che chiedono di essere testimoniate.
FRANCESCO DE FILIPPO
Giornalista, scrittore e saggista, vive a Trieste. È stato inviato all’estero per «Il Sole 24 ore» e lavora all’Agenzia ANSA dal 1986. Nel 2001 ha vinto il Premio Paris Noir con il romanzo L’Offense (Métailié, 2011). Fra le sue ultime opere Filosofia per i prossimi umani (con Maria Frega – Giunti, 2020), e per Castelvecchi La nuova via della seta (2019), No vax: il grande sogno negato (2022) e i romanzi Le visioni di Johanna (2019), Prima sterminammo gli uccelli… (2020).
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