Tutankhamon. Forrest Gump d’Egitto
Angiola Codacci-Pisanelli
Tutankhamon. Forrest Gump d’Egitto
Nel 2022 ricorre il centenario della scoperta della tomba del Faraone Tutankhamon, ritrovata intatta con tutti i suoi tesori, sfuggiti inspiegabilmente ai predatori nel corso dei millenni. Tale straordinaria circostanza ha alimentato negli anni l’interesse e la fama riservati al “Faraone ragazzino”. La sua vita fu breve e il suo operare poco significativo, ma come Forrest Gump fu testimone di cambiamenti epocali: il passaggio dall’età del bronzo all’età del ferro, l’inizio delle persecuzioni contro il monoteismo e la definizione di un canone della bellezza femminile tuttora valido. E poi ancora: la fortuna di Tutankhamon è legata all’avvento del potere dei media, alla scoperta delle radici africane della cultura occidentale, al soft power dell’Egitto contemporaneo. Quando la Storia voltava una delle sue pagine Tutankhamon, in qualche modo, era lì.
ANGIOLA CODACCI-PISANELLI
Giornalista de «l’Espresso», si occupa di cultura, ecologia, cantautori e mondo arabo. Ha pubblicato Kepparli arabo? (Gedi, Effigie, 2017), Di cosa parliamo quando parliamo di arabi. Veli, fede e Assassin’s Creed (Gedi, Effigie, 2020) e Minareti, petrolio e libri osé. Di cosa parliamo quando parliamo di arabi 2 (l’Espresso, 2022). È condirettrice del Festival europeo di poesia ambientale.
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